Che il mondo del lavoro negli ultimi anni abbia subìto un profondo cambiamento, è ormai un dato di fatto.
Ed è proprio alla luce di questa trasformazione, che il ruolo dell’HR ha dovuto – e dovrà necessariamente in futuro – evolvere di pari passo, per consentire un rapido adattamento alle nuove sfide che lo stretto legame tra azienda e dipendente porta necessariamente con sé.
La pandemia ci ha obbligato a confrontarci con la reale portata delle cose, relazioni e affetti comprese, e ci ha consentito di definire nuove scale di valori, in base a cui elementi che prima sembravano indispensabili, fondamentali, hanno assunto una nuova dimensione, venendo relegati ad un ruolo prima impensabile. Si pensi, ad esempio, alla presenza fisica in azienda, che da dato di fatto, è oggi diventata semplicemente subalterna allo smart working, ormai universalmente riconosciuto come ordinario strumento per svolgere la propria attività lavorativa.
Molte aziende, in questo periodo, sono intervenute in via diretta nella gestione delle cure legate al Covid-19, che le hanno trasformate in luoghi di prevenzione ed accoglienza, mirando così in prima istanza alla tutela della salute e del benessere dei lavoratori. In questo modo, concetti quali fiducia ed ascolto stanno diventando, e diventeranno, qualità distintive per chi opera nel settore delle risorse umane, sostituendosi ad una visione, fino a poco tempo fa, pressoché esclusivamente incentrata sul controllo delle attività interne.
Proprio questo concetto risulta fondamentale per capire i nuovi obiettivi a cui un HR dovrà necessariamente mirare: creare e ridefinire un nuovo equilibrio azienda-dipendente, in cui la capacità di ascolto, nell’ottica di comprendere le reali esigenze di vita quotidiana, permetterà di trasformare l’approccio al mondo del lavoro e il legame tra capacità di impresa e ruolo del lavoratore stesso.
Impatto sul territorio, sviluppo di progetti di solidarietà e cura delle persone, tre elementi che da soli aiutano a comprendere come le aziende non potranno più puntare alla ricerca del business fine a se stesso, ma dovranno inevitabilmente sostenere la propria crescita attraverso la valorizzazione e il supporto della persona in modo puntuale.
Ed in quest’ottica sarà proprio il concetto di Welfare aziendale che dovrà assumere un ruolo sempre più decisivo per la concretizzazione di tali obiettivi. Quel modello che per sua stessa natura ridisegnerà il ruolo del lavoratore all’interno dell’impresa e ridefinirà, al tempo stesso, anche il rapporto tra pubblico e privato, in considerazione dei nuovi ed emergenti bisogni sociali.
Tutti elementi imprescindibili per gli HR del futuro, ed elementi cruciali per le aziende del domani.