La normativa welfare
Cosa si intende per Welfare Aziendale?
Il Welfare aziendale è uno strumento che consente alle aziende di mettere a disposizione dei propri dipendenti (a tutti o a categorie omogenee) e ai loro familiari, servizi per supportarne il benessere economico e sociale.
Qual è la normativa che regola il Welfare Aziendale?
- Testo unico delle imposte e redditi (TUIR), che disciplina i servizi che non costituiscono reddito da lavoro dipendente;
- Le leggi di Bilancio, che definiscono le modalità di conversione dei premi di produttività in iniziative di Welfare aziendale;
- Circolari dell’Agenzia delle entrate, che interpretano e forniscono indicazioni puntuali sull’applicazione delle norme disciplinate all’interno del TUIR e nelle leggi di bilancio.
Quali servizi rientrano nel Welfare Aziendale?
Per capire quali servizi fanno parte del Welfare aziendale, occorre fare riferimento al TUIR, in particolare agli articoli 51 e 100; inoltre, come riportato all’interno dell’articolo 12 del TUIR stesso, i servizi di Welfare aziendali ricadono sia sul dipendente, sia sui relativi familiari.
Quali sono le tipologie di servizi disponibili?
- Ricreazione e tempo libero: abbonamenti alla palestra, spa, centri sportivi, impianti sciistici, viaggi, pacchetti esperienze, eventi, spettacoli, ingressi cinema e teatri, attività extrascolastiche e corsi;
- Educazione e istruzione: corsi di formazione extraprofessionali, corsi di lingua, università, master, spese per l’educazione e l’istruzione dei familiari (come rette d’iscrizione e frequenza per ogni tipo di scuola, acquisto di libri di testo scolastici, campus estivi, soggiorni e vacanze studio, ludoteche e ulteriori servizi aggiuntivi, quali gite d’istruzione e scuolabus);
- Servizi di baby-sitting e servizi di assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti, come assistenza domiciliare, badanti, assistenza residenziale;
- Abbonamenti al trasporto pubblico
- Prestazioni sanitarie tra le quali check up, visite specialistiche, odontoiatriche, riabilitazione, supporto psicologico, counseling;
- Beni e servizi in natura. Entro la soglia dei Fringe benefit, troviamo la possibilità di acquistare buoni spesa, per la benzina, per lo shopping, gli e-commerce e molto altro;
- Contributi di assistenza sanitaria a enti o a case con fine esclusivamente assistenziale (fino a 3.615,20 € all’anno o, se il contributo deriva dalla conversione del premio di risultato – il PDR – non è previsto nessun limite);
- Versamenti integrativi a fondi di previdenza fino a 5.164,57 € all’anno. Se il contributo deriva dalla conversione del premio di risultato non è previsto nessun limite
Quali sono i vantaggi per una azienda e per i suoi Dipendenti?
L’erogazione di importi tramite il Welfare aziendale consente ai dipendenti e alle aziende di godere di importanti sgravi contributivi e fiscali.
Quali sono i requisiti per il Welfare Aziendale?
Il requisito fondamentale per la configurazione di un piano di Welfare è quello di assegnare gli importi a tutti i Dipendenti oppure a categorie omogenee di dipendenti.
Per categorie omogenee di dipendenti, si intendono gruppi di dipendenti che possono essere categorizzati in maniera chiara e trasparente, ad esempio se appartengono allo stesso team, hanno lo stesso inquadramento contrattuale, sono caratterizzati da particolari esigenze sociali o personali o svolgono determinate attività lavorative o extra lavorative etc.
Come si eroga un piano di Welfare?
Un piano di Welfare può essere erogato in diverse modalità, in base alle impostazioni e/o alle necessità aziendali.
- Erogazioni ON TOP: per erogazioni on top si intendono tutti i contributi Welfare erogati dal datore di lavoro unilateralmente. Per il dipendente non costituiscono reddito imponibile ai fini fiscali e previdenziali, mentre per l’azienda risultano deducibili al 100%. Da osservare che, lato azienda, la deducibilità è al 100% per gli importi uguali o inferiori alla soglia dei fringe benefit o in presenza di un regolamento aziendale; in assenza del regolamento è invece ammesso un limite di deducibilità inferiore o uguale al 5/1000 del costo del lavoro indicato a bilancio.
- CCNL: tutti i contributi welfare stabiliti dal CCNL adottato dall’azienda non costituiscono reddito imponibile ai fini fiscali e previdenziali per il dipendente, mentre per l’azienda sono costi deducibili al 100%.
- Conversione del premio di risultato (PDR): in caso di PDR i vantaggi sono previsti per i dipendenti con redditi annui inferiori a 80.000 € e per un importo convertito in Welfare di massimo 3.000 € per anno a dipendente.
Nel caso siano rispettate queste caratteristiche, i benefici per azienda e dipendente sono gli stessi visti per i punti precedenti: per l’azienda, deducibilità al 100% e per i dipendenti non imponibilità del reddito ai fini fiscali e previdenziali.
Nel caso di conversione del PDR è ammessa la possibilità di superare le soglie di deducibilità previste per previdenza complementare (5.164,57 €) e di assistenza sanitaria e integrativa (3.615,20 €).
Perché dotarsi di GoWelf, la piattaforma di Welfare Solutions?
GoWelf è la piattaforma progettata da Welfare Solutions al fine di rendere facile ed intuitiva l’erogazione di un piano di Welfare Aziendale.
Tramite il supporto del team di Welfare Solutions, ogni azienda è in grado di costruire su misura il proprio progetto di welfare, supportando i propri dipendenti in tutte le necessità e migliorando il clima aziendale.
Una volta configurato e lanciato il progetto, la piattaforma GoWelf diventerà il punto di riferimento sia per l’azienda, ponendosi come presidio fondamentale per garantire il rispetto della normativa, della corretta ed automatica gestione degli importi, per ricevere feedback e rendiconti automatici, sia per i dipendenti, per i quali costituirà il sistema chiave dal quale ricevere servizi e benefit, grazie alla sua semplicità e alla velocità di erogazione.
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